martedì 30 marzo 2010

La bugia più grossa


C'era una volta un lontano paese,

il più sperduto di tutto il pianeta

che organizzava alla fine del mese

una tenzone alquanto inconsueta.


Ed arrivavano da tutto il mondo

sulle ali aperte della fantasia

per poi combattere fino in fondo

a chi diceva più grossa bugia.


"Sono Mohamed e sono africano

Fin qui arrivato su lussuosa nave

Laggiù la fame è un ricordo lontano

È l'abbondanza il problema più grave."


Ed applaudiva quella folla immensa

Baci ed abbracci e grida della gente

E la tensione si faceva densa

all'apparir di un altro concorrente


"Io son Saeb e son palestinese

Vi porto i frutti di un'antica terra

Ormai regna la pace al mio paese

Nessu bambino sa cos'è la guerra."


E si guardavan tutti con stupore

per l'alta qualità degli sfidanti

Sceglierne uno e farlo vincitore

Compito ingrato per i giudicanti.


All'improvviso in mezzo a quel frastuono

vestita solo con una bandiera

accompagnata da un tribale suono

venne una donna dalla voce fiera.


"Io non ho nome né cittadinanza

mi chiaman pace o democrazia

mi chiamano giustizia oppur speranza

ma chi mi uccide è spesso la bugia.”


Cadde il silenzio nell'antica piazza

Svanì il sorriso da quei mille occhi

appartenenti a gente di ogni razza

e furon molti a sentirsi sciocchi.


C'era una volta un paese lontano

E c'era il festival della bugia

Non mi credete? Vi sembra strano?

C'era davvero. Parola mia.


Menzione speciale al premio

Ruba un raggio di sole per l'inverno – 2005

Città di Castello ( PG)

venerdì 19 marzo 2010

Pubblicazione

Da oggi è on-line , su ARTEMISIA il mio racconto "Lo scatto di un gatto".